Animazione sociale
Mensile per gli operatori sociali.
Edizioni Gruppo Abele.
Mensile. Fascicolo singolo: 6,50 €
Dal 1971 Animazione Sociale è la rivista di chi lavora nel sociale. Educatori e assistenti sociali, psicologi e insegnanti, formatori e animatori. Professionisti che a vario titolo lavorano nei servizi, nelle cooperative sociali, nelle associazioni, su problemi sociali ed educativi.
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Sommario n. 314 / 2017
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Navigare nei mari della salute mentale
Raccomandazioni ai giovani marinai di un intrepido equipaggio
Intervista a Benedetto Saraceno a cura di Roberto Camarlinghi
Oggi la psichiatria non è più¸ come è stata per anni nel nostro Paese¸ la disciplina medica più sensibile alla dimensione sociale dell’intervento. Anzi¸ sempre più si è trincerata nel modello biomedico¸ che come suo corollario ha l’egemonia della psicofarmacologia. Tant’è che oggi è più frequente incontrare oncologi¸ diabetologi¸ pediatri con forte orientamento alla medicina di comunità piuttosto che giovani psichiatri. Eppure innumerevoli evidenze indicano come le condizioni sociali di vita influiscano sulla salute mentale¸ sulle probabilità di ammalarsi¸ sul decorso e sugli esiti delle sofferenze. E’ venuto il tempo di riavviare un pensiero e una formazione su questi temi
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La forza della società di mercato
Perchè tanta docilità nell’aderire a un sistema nocivo?
Roberto Mancini
Sempre più va diffondendosi un iper-adattamento al sistema di vita che si è instaurato nei decenni della globalizzazione e che nel linguaggio corrente definiamo "società di mercato". Un iper-adattamento che fa parlare secondo quelle categorie: competitivitภinnovazione¸ meritocrazia... Che non ci porta più a stupirci che il governo della società sia in mano alla finanza o che l’economia non dia lavoro e distrugga la natura. Che cancella l’avverbio "insieme" e ci porta a dire "prima io"¸ "prima il nord"¸ "prima gli italiani". E che in definitiva ci fa perdere un potenziale di trasformazione della società. Si può pensare un altro modo di vivere¸ insieme?
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Come (non) trattare la non autosufficienza
Le residenze per anziani come luoghi di costruzione di "non persone"
Antonio Censi
Non è esagerato dire che i servizi per la popolazione anziana non autosufficiente appaiono come una poderosa "catena di smontaggio sociale" finalizzata alla produzione di non persone. Forse una simile affermazione può urtare la sensibilità dei tanti operatori che vi agiscono con senso di responsabilitภi quali però si rendono conto che il sistema nel quale sono inseriti genera forme di sofferenza umana che vanno ad appesantire un’esperienza già di per sè problematica¸ come quella dell’invecchiamento avanzato. Il sistema va allora ripensato alla luce di quella che è l’aspettativa prioritaria di chi è anziano: quella appunto di restare persona
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Educare in strada con i ragazzi tra noia e voglia di esserci
Inserto del mese. Parole chiave per lavorare con i giovani/8
Testi di David Guazzoni¸ Valentina Ledono
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L’addetto al generatore di energia sociale
Un profilo di operatore nei processi di costruzione di welfare generativo
Andrea Marchesi
Oggi si moltiplicano le progettualità incentrate sullo sviluppo di legami solidali nelle comunità locali. Al loro interno si incontrano professionisti con culture diverse¸ da quelle sociali ed educative a quelle artistiche e manageriali¸ a quelle gestionali di piattaforme social... Che cosa può tenere insieme queste diverse professioni? E’ possibile individuare dei denominatori comuni nel convergere di professionalità che credono nell’urgenza di alimentare lo sviluppo delle comunitภcome luoghi dove i problemi prendono forma¸ ma dove prendono forma anche le risorse per alleggerirli? Sapendo che la creatività dal basso richiede creatività dall’alto¸ professionale e istituzionale
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Servizi da cittadini a cittadini
Gli #Op Cafè¸ laboratori di comunità per far fronte insieme alla vulnerabilità
Sergio Manni
La vulnerabilità diffusa fa sì che non poche persone e famiglie scivolino in una condizione di disagio in ragione di eventi naturali della vita: la nascita di un figlio¸ i carichi di cura dei genitori¸ le separazioni¸ i costi eccessivi dell’abitare¸ la perdita del lavoro¸ l’indebitamento che ne è conseguenza... Sono cittadini che si collocano al di fuori dei perimetri operativi dei servizi tradizionali e che oggi diventa importante accompagnare a trasformare la loro condizione di disagio¸ spesso sommerso e silente¸ in una presenza consapevole nella comunitภcapace dico-generare nuove risposte¸ da progettare e gestire in modo partecipato e condiviso con gli operatori professionali
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