Animazione sociale
Mensile per gli operatori sociali.
Edizioni Gruppo Abele.
Mensile. Fascicolo singolo: 6,50 €
Dal 1971 Animazione Sociale è la rivista di chi lavora nel sociale. Educatori e assistenti sociali, psicologi e insegnanti, formatori e animatori. Professionisti che a vario titolo lavorano nei servizi, nelle cooperative sociali, nelle associazioni, su problemi sociali ed educativi.
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Sommario n. 284 / 2014 (lug/ag)
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Senza le tasse nnonè vero che si è più liberi
Quel che si dovrebbe considerare quando si invoca "meno tasse¸ meno spesa pubblica"
Intervista a Innocenzo Cipolletta a cura di Roberto Camarlinghi
Le tasse sono il perno centrale di una democrazia. Perchè con esse si finanzia il welfare¸ ovvero quei servizi essenziali per la vita in comune. Ma in Italia¸ si dice¸ "ne paghiamo troppe". I dati della pressione fiscale complessiva però non dicono questo. Semmai le paghiamo in pochi. Allora il punto non è ridurre l’ammontare percepito dallo Stato¸ ma far pagare di più evasori ed elusori fiscali. "Però le tasse sono troppe perchè la spesa sociale è eccessiva". No¸ la spesa sociale italiana è più bassa della media dell’Eurozona. E i servizi che finanzia non sono affatto da buttar via¸ semmai da migliorare. Dunque¸ è qui che si dovrebbe indirizzare l’investimeto del Paese.
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Il compito di innovazione dell’impresa sociale
Dalla ricerca di nicchie di sopravvivenza al confronto sugli ecosistemi in cui svilupparsi
Luca Fazzi
La ricerca da parte della cooperazione sociale di un riposizionamento dentro l’evolversi della vita socio-economica stenta ad avviare una discussione approfondita¸ che parta da un rilettura delle strategie sviluppate nel corso degli anni e si misuri con le sfide sollevate dalla crisi del welfare (e¸prim’ancora dell’attuale sitema socio-economico.)Sottrarsi a tale discussione conduce a scelte di piccolo cabotaggio che portano a ragionare sulle nicchie di lavoro in cui sopravvivere. Affrontarla porta invece a "preoccuparsi" degli ecosistemi entro cui svolgere la propria mission¸ fino a decidersi tra ecosistema pubblico¸ ecosistema di mercato¸ ecosistema comunitario.
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Imprese per comunità resilienti
I molteplici (e incompiuti) apporti della cooperazione alla vita delle comunità locali
a cura di Paolo Cottino¸ Flaviano Zandonai
E’ importante fare il punto sul percorso evolutivo della cooperazione sociale dal punto di vista della sua capacità di abitare le comunità locali e di dar vita al loro interno a quelle variegate forme di azione partecipata denominate "imprese sociali di comunità". Pur con stili diversi¸ non poche coopertive che si stanno muovendo in tale direzione sentono che è giunto il momento di uscire dai linguaggi enfatici e dalle aspettative impossibili¸ per fare un approfondito esame di realtà. Anche perchè alla cooperazione stessa è chiesto di mutare pelle per mettersi a servizio di imprese in cui la sfida è far interagire i vari mondi della comunità per produrre "beni comuni"
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Il colloquio motivazionale nell’ambivalenza dei cambiamenti
Interto del mese: La relazione educativa ricerca parole/3
a cura di Gian Paolo Guelfi ... [et al.]
Prima che una qualità soggettiva¸ la motivazione è un evento relazionale¸ che prende forma e forza nelle quotidiane interazioni e¸ quando la fatica sembra sovrastare tutto¸ nel dialogo tra soggetti appesantiti da problemi e operatori sociali competenti¸ capaci di offrirsi come risorsa per una "ricerca" in cui i soggetti sono gli esperti della loro vita. Nel colloquio il cammino da fare è tracciato dentro il reciproco rispetto¸ senza nascondere le responsabilità di ognuno. Anzi¸ al centro è la possibilità per una persona di farsi carico dell’esistenza. Il colloquio motivazionale¸ fase dopo fase¸ facilita un’inedita tessitura di significati e responsabilità. Per questo¸ prima che uno strumento di lavoro con le sue strategie¸ il colloquio motivazionale è una porta di accesso a patti di cittadinanza.
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Rendere pratico il principio del nessuno escluso
Accompagnare le comunità nel vivere la disabilità come sfida alla convivenza
Maurizio Colleoni
La crisi delle risorse finanziarie¸ la fibrillazione dei legami¸ il susseguirsi di emergenze portano il lavoro con persone segnate da un eccesso di deleghe tra servizi¸ cooperative sociali¸ associazioni e da arroccamenti reciproci. In tal modo alla fatica di reperire le risorse economiche¸ si aggiunge un grave deficit di "pensiero progettuale". Ora¸ senza un investimento tra i diversi attori¸ la mobilitazione della comunità è sbilanciata¸ fino a lasciare spazio a protagonismi non equilibrati. Da dove ripartire¸ se non dal comune compito di non escludere nessuno¸ fino ad "accompagnarsi" nel fare spazio alla progettualità di ogni persona?
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La semina culturale degli agricoltori sociali
L’agricoltura sociale come spazio di ricerca del convivere altrimenti
Salvatore Cacciola
Da anni molti operatori sociali stanno toccando con mano come¸ in alcune situazioni soggettive di difficoltภil far parte di famiglie e comunità terapeutiche ritmate sul tempo della vita agricola abbia una sua capacità di "dissodare" storie di vita segnate da disorientamento¸ senso di inutilitภblocco progettuale. Si tratta della riscoperta dellì’enegia trasfomativa dell’interagire quotidiano nel lavorare la terra¸ nma anche del radicamento dell’agricoltura dentro le comunità locali e la loro ricerca di nuovi stili di vita¸ nuove prospettive di economomia e sviluppo¸ forme di convivenza maggiormente inclusive.
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