Cooperative e Enti non profit
Fisco, contabilità lavoro e finanziamenti.
Edizioni IPSOA
La guida operativa per enti pubblici e privati non lucrativi.
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Sommario n. 3 / 2013 (marzo)
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Le start-up innovative a vocazione sociale
di Roberto Randazzo¸ Giuseppe Tattari¸ Paola Pellini
Al fine di incentivare la ripresa dell’economia nazionale¸ sono state approvate dal decreto "crescita bis" una serie di disposizioni atte a facilitare la costituzione di nuove imprese. Le start-up previste dalla nuova normativa devono essere in possesso di una serie di requisiti di carattere formale¸ dettagliatamente indicati dalla norma. Nell’ambito dell’innovazione sociale¸ la novità di maggior rilievo¸ sembrerebbe essere rappresentata dall’introduzione delle start-up innovative a "vocazione sociale"¸ ovvero nuove imprese che realizzano le proprie iniziative nei settori di attività indicati all’interno del D.lgs. n. 155/2006
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Sport dilettantistico: sposorizzazioni e diritto di detrazione IVA
di Marco Peirolo
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Bilancio sociale: adozione volontariaa o obbligo di legge?
Il caso delle coop sociali in Lombardia
di Valentina Pericoli e Cristiana Rogate
Rendere conto algi stakeholder degli impegni assunti dell’impiego delle risorse e delle attività svolte per alcune tipologie di organizzazioni non profit è un obbligo inserito nel quadro normativo; in altri casi¸ invece¸ il bilancio sociale non è previsto per legge e la sua adozione avviene su base volontaria. Con l’obiettivo di approfondire i divesi approcci del Legislatore al tema della rendicontazione sociale¸ si analizza il caso delle cooperative sociali in Lombardia alle quali la Regione dal 2009 richiede il bilancio sociale ai fini dell’iscrizione all’Albo regionale (Regolamento Regionale 26 ottobre 2009¸ n. 3)
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Semplificazione e innovazione: in Friuli e Liguria Testi Unici sul Terzo settore
di Paolo Alessandro Pesticcio
La recente approvazione in Friuli Venezia Giulia e in Liguria di due Testi Unici sul terzo settore segna la volontà delle Regioni di pervenire ad una maggiore semplificazione¸ condensando in un unico corpo normativo tutto ciò che inerisce alla regolamentazione dei differenti enti operanti nel privato sociale. Tali interventi hanno richiesto tempi abbastanza lunghi anche per la volontà delle Regioni di coinvolgere tutti gli operatori del Terzo settore¸ al fine di procedere all’interno di un percorso che fosse frutto di confronto e condivisione. La predisposizione di un Testo Unico non ha tuttavia dimenticato che i molti enti operanti nel privato sociale richiedono di mantenere ciascuno le proprie peculiarità le quali non possono e non devono essere trascurate dalla legislazione che li regala. Riferimenti: Leggere regionale¸ 6 dicembe 2012¸ n. 42; Legge regionale 9 novembe 2012¸ n. 23
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Il lavoro nell’impresa sociale
Opportunità per superare la crisi
di Giulio D’Imperio
L’impresa sociale rappresenta l’eterna incompiuta del Terzo settore¸ che di fatto¸ non è mai decollata. Eppure¸ in un momento storico difficilissimo che l’economia nazionale sta vivendo¸ la possibilità di far interagire profit e non profit in una unica realtà potrebbe risultare una valida soluzione alla crisi e volano per l’occupazione¸ senza snaturare l’identità dell’impresa sociale. Riferimento: D.Lgs marzo 2006¸ n. 155
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