Cooperative e Enti non profit
Fisco, contabilità lavoro e finanziamenti.
Edizioni IPSOA
La guida operativa per enti pubblici e privati non lucrativi.
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Sommario n. 10 /2015 (ott)
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Coop sociali di tipo b)
Modalità di calcolo dei lavoratori svantaggiati
Claudio Riciputi
La determinazione del 30% dei soggetti svantaggiati va effettuata per "teste" e non in base alle ore effettivamente svolte dai lavoratori stessi. Lo ha chiarito la Direzione Generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e dele Politiche sociali con interpello n. 17/2015 del 20 luglio 2015 in risposta ad un preciso quesito posto dall’Associazione generale cooperative italiane¸ Confcooperative e Legacoop¸ nel quale si chiedeva chiarimenti in ordine alle modalità di computo da seguire pe la corretta determinazione della percentuale minima del 30% dei soggetti svantaggiati ex art. 4 della Legge n. 381/1991¸ recante la disciplina delle cooperative sociali
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Gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento
francesca Cilluffo
La legge n. 3/2012 ha introdotto nel nostro ordinamento la procedura di composizione dela crisi da sovraindebitamento¸ la cui finalità consiste nella concluione di un accordo tra debitore e creditori con lo scopo di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento non soggette nè assoggettabili alle vigenti procedure concorsuali. La norma non richiede particolari qualifiche soggettive per l’ammissione alla procedura di conposizione della crisi: pertanto¸ vi può accedere qualunque soggetto¸ sia persona fisica¸ sia persona giuridica o ente. Successivamente¸ con il Decreto n. 202/2014¸ è stato istituito e regolamentato il registro degli organismi costituiti da parte di enti pubblici¸ deputati alla gestione della crisi da sovraindebitamento. Il regolamento disciplina¸ altresì¸ i requisiti e le modalità di iscrizione nel medesimo registro¸ la formazione dell’elenco degli iscritti e la sua revisione periodica¸ la sospensione e la cancellazione dal registro dei singoli organismi¸ nonchè la determinazione dei compensi e dei rimborsi spese spettanti agli organismi a carico dei soggetti che ricorrono alla procedura.
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ONG
La tassazione dei cooperanti all’estero
Gianpaolo Concari¸ Enrico Savio
Considerata l’importanza delle attività svolte in campo internazionale in tema di cooperazione allo sviluppo ed alla solidarietภlo Stato italiano¸ con la Legge 26 febbraio 1987 n. 49¸ ha inteso disciplinare e riconoscere particolari agevolazioni agli organismi privati operanti in tale settore. Le Organizzazioni non Governative¸ svolgendo importanti attività di intervento in ambienti spesso difficili¸ ove anche le più piccole problematiche del nondo moderno potrebbero rappresentare degli ostacoli insormontabili¸ possono servizi a condizioni particolarmente vantaggiose¸ oltre che di "volontari in servizio civile"¸ anche di "cooperanti". Sulla base di tali presupposti¸ viene riconosciuto un particolare regime di tassazione per le retribuzioni del personale impiegato nelle missioni all’estero da parte delle ONG.
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PMI innovative anche per il settore cooperativo
Rita Friscolani¸ Bruno Pagamici
Il D.L. gennaio 2015¸ n. 3¸ convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2015¸ n. 33¸ ha introdotto nel nostro ordinamento la nozione di PMI innovativa¸ nuova figura di impresa di interesse anche per il settore cooperativo. Possono infatti assumere la qualificia diPMI innovative le cooperative di piccola e media dimensione¸ non quotate su un mercato regolamentato¸ con bilancio certificato ed in possesso di specifici requisiti che dimostrano il carattere innovativo della società. La PMI innovativa può godere di una serie di agevolazioni: esonero dall’imposta di bollo dovuta per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel Registro delle Imprese¸ deroghe al diritto societario¸ agevolazioni fiscali¸ ricorso all’"equity crowdfunding"¸ intervento seplificato¸ gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per PMI e sostegno nel processo di internazionalizzazione da parte dell’Agenzia ICE. Condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che la PMI innovativa sia iscritta nell’apposita Sezione speciale del Registro delle Imprese¸ che avviene trasmettendo in via telematica alla Camera di Commercio comnpetente per territorio una dichiarazione di autocertificazione attestante il possesso dei requisiti richiesti dalla norma.
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Affidamento di servizi a Terzo Settore e coop sociali
Le linee guida ANAC
Aldo Monea
L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione)¸ Autorità indipendente operante nel Settore pubblico con una missione di contrasto alla corruzione amministrativa e che ha per questo anche importanti compiti in materia di contratti e appalti pubblici¸ ha recentemente messo in consultazione le propire "Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del Terzo Settore e alle cooperative sociali"¸ aventi come destinatari principali e diretti le Pubbliche amministrazioni operanti nell’ambito dei servizi sociali e sanitari.Il testo¸ oltre a una disamina approfondita delle norme in materia¸ individua le linee di azione che una volta definite¸ indirizzeranno verso un maggiore rispetto della normativa vigente su convensioni con le associazioni di volontariato¸ acquisto di servizi e prestazioni dagli organismi non profit¸ sovvenzioni¸ affidamento della gestione dei servizi¸ procedure operative per acquisto e per affidamento e¸ più in generale¸ gestione dei rapporti giuridici tra Pubblica amministrazione e cooperative sociali. Il testo della proposta¸ pur essendo¸ principalmente e in via diretta¸ un promemria per le amministrazioni per una gestione¸ in chiave di legittimitภdelle tematiche oggetto del documento¸ rappresenta al contempp per "gli addetti ai lavori" (cioè i ruoli tecnici e di staff) e per gli organi sociali del Terzo Settore¸ un’importante fonte di conoscenza per meglio calibrare le prossime strategie circa la burocrazia in materia di welfare.
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