In teatro per i bambini eroi

Le due storie, la tragedia della cava di rena e la ribellione fino alla morte di Iqbal Masih, si fondono in un solo drammatico racconto basato su una necessità di lotta allo sfruttamento, per aiutarci a ricordare, per non voltare lo sguardo davanti alle ingiustizie subite da altre giovani vite, in luoghi lontani da noi.

Oltre 120 milioni di bambini nel mondo sono sfruttati in lavori gravosi e disumani. Anche molte imprese italiane trasferitesi all'esterno (Albania, Romania, Polonia, Tailandia, India, ecc.) usano manodopera minorile per lavori massacranti e malpagati. Il lavoro minorile è anche la faccia sporca del processo di delocalizzazione: il trasferimento delle imprese dei Paesi ricchi ai Paesi poveri.
Ma non si tratta di una fenomeno solo circoscritto ai Paesi in via di sviluppo o del Terzo Mondo, bensì attraversa anche gli stessi Paesi ricchi. 800 casi accertati di sfruttamento del lavoro dei bambini al di sotto dell'età richiesta, adibiti a mansioni lavorative faticose, usuranti e nocive in diverse regioni italiane.

Ad oggi non esiste nel mondo un sistema di monitoraggio indipendente che garantisca il non impiego di bambini nella fabbricazione dei prodotti che tutti noi utilizziamo. In Italia e nel resto del mondo, nonostante la Convenzione 138 fissi l'età minima lavorativa al termine della scuola dell'obbligo, sono oltre 120 milioni di bambini che lavorano a tempo pieno.