Non c’è quiete dopo lo Tsunami: morte, carestia ed epidemie sono una minaccia ancora incombente, il marchio di fuoco delle acque fameliche. Dalle comunità internazionali a quelle cittadine, un crescendo di iniziative solidali per aiutare chi non ha più nulla. Riabilitazione e soccorso sono gli imperativi di molte organizzazioni non governative già in azione nelle zone colpite, per fornire acqua potabile, medicinali, vestiti, materiali di prima necessità. Accanto alle istituzioni, il mondo del volontariato si mobilita per aiutare i sopravvissuti con dei piani di intervento, sostenibili tramite donazioni su conto corrente.

Come in ogni tragedia di tale portata, l’allarme rosso è sui bambini. L’Unicef lancia un appello per gli orfani dell’onda anomala: è necessario che vengano riuniti con i parenti superstiti, nell’ambito della famiglia allargata o della comunità di appartenenza. No alle adozioni affrettate, si alle adozioni a distanza: alcuni progetti di sostegno comprendono anche le strutture educative che aiutano i bambini.

Per prendere visione quali opportunità vengono offerte dalle organizzazioni e fare una donazione, leggi questa scheda