Nell’Italia delle offerte turistiche variegate¸ adattabili a tutte le classi sociali e a tutte le etภmolti dimenticano di preoccuparsi di predisporre un’Italia densa di offerte turistiche senza barriere. Così¸ il tempo d’estate diventa tempo di sofferenza per i diversamente abili.
Giภperché¸ per permettere a tutti di godere il mare¸ le spiagge¸ il sole¸ occorrerebbe apportare alcuni accorgimenti di carattere architettonico.
La prassi legislativa contempla questo aspetto? Gli impianti di balneazione entrano esplicitamente nella normativa sull’accessibilità nell’articolo 23 della legge 104/92 .
Pochi sono¸ però i luoghi turistici che rispettano la normativa. Quali sono le cause? Mentalità non molto aperta degli imprenditori? Strutture vecchie? Costi eccessivi per ripristinarle ad hoc?
La situazione si complica ulteriormente quando vanno studiate all’atto pratico le condizioni per consentire un periodo di villeggiatura confortevole a individui con ridotte capacità sensoriali. Pensare uno spazio aperto a tutti significa¸ anzitutto¸ desiderare fortemente che uno spazio sia aperto a tutti¸ senza discriminazioni o impedimenti di sorta.
Da qui nasce l’attenzione necessaria alla realizzazione di passerelle che non siano ripide o mal poste e che arrivino fino in acqua¸ di pavimentazioni lisce¸ cabine¸ piazzole¸ spazi igienici in grado di rispondere alle esigenze di ogni tipo di clientela.
A ciascuno la sua vacanza dunque¸ sarebbe auspicabile! Il Ministero del Turismo ci prova e basta un semplice click per selezionare diversi criteri di selezione.