È il momento di agire¸ urge cambiare la nostra cultura. Lo ha dichiarato l’Organizzazione delle Nazioni Unite: il 2010 è l’Anno Internazionale della Biodiversitภdella celebrazione della vita sulla terra e del valore che la diversità biologica riveste per la nostra esistenza.
Questa diversità - che include tutte le varietà di piante¸ animali e microrganismi¸ ma anche le differenze genetiche all’interno di ogni specie - è elemento sostanziale del regolare funzionamento del pianeta che ci permette di avere cibo¸ acqua ed energie.
Esempi si trovano sotto i nostri occhi ogni giorno¸ ma quello che non vediamo così nitidamente è che questa preziosa risorsa si è ridotta del 40% negli ultimi trent’anni. La biodiversità è la vita¸ ed è la nostra vita¸ una delle sfide più grandi del nostro secolo; gli esseri umani hanno il potere di salvaguardarla o di distruggerla¸ e purtroppo quello che stiamo facendo è devastarla. Il nostro stile di vita¸ l’urbanizzazione estrema¸ l’eccessivo sfruttamento delle risorse¸ l’inquinamento e il riscaldamento globale stanno demolendo a ritmo costante e in modo irreversibile ecosistemi interi. I dati riportati nel dossier presentati sul sito del WWF e le stime della Commissione europea concordano nel denunciare che negli ultimi cinquant’anni le specie animali e vegetali si sono estinte con una velocità tra le cento e le mille volte maggiore rispetto a quella desumibile dai fossili.
Sono dunque necessarie azioni politiche concrete e inserendo la sostenibilità ambientale tra gli Obiettivi del Millennio da raggiungere entro il 2015 si sta provando proprio a fare questo: si tratta infatti di un accordo formale che i governi di tutto il mondo aderenti alla Convenzione sulla Diversità biologica si impegnano a rispettare per ridurre significativamente il tasso di perdita di biodiversità entro il 2015. Sono rimasti solo cinque anni e il 2010 deve essere decisivo. Ognuno di noi può contribuire molto con comportamenti più consapevoli¸ semplici gesti dal grande valore.