Prospettive sociali e sanitarie
Rivista dell’Istituto per la ricerca sociale.
Edito da IRS
L’esperienza di Prospettive Sociali e Sanitarie prende l’avvio nel 1971, all’inizio di un decennio in cui le iniziative per la riforma dei servizi sociali e sanitari conseguivano alcuni importanti traguardi. La rivista è stato un importante strumento per tale battaglia e da allora è testimone critico e interlocutore attivo delle politiche e degli sviluppi dei servizi sociali e sanitari, a livello tanto istituzionale e legislativo quanto delle singole esperienze, presentate e valorizzate per stimolare la comunicazione, il confronto, l'innovazione.
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Sommario n. 2 / 2013 (febbraio)
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Perchè il sociale non passa
di Stefano Trasatti
Tra i tanti paradossi dell’informazione italiana vi è la scarsa attenzione ai cosiddetti temi sociali. Si tratta di paradosso perchè la concretezza¸ le dimensioni¸ la notizia-bilità e persino la reputazione di questi temi appaiono inversamente proporzionali alla qualità e allo spazio che vengono loro dedicati sui mass media. Si possono fare distinzioni tra testate e generi (stampa¸ TV¸ radio¸ web¸ ecc.) e naturalmente salvare le eccezioni; ma la sostanza resta che il sociale è caratterizzato da una copertura discontinua o addirittura occasionale¸ da punti di vista parziali¸ spesso da superficialità e imprecisione. In una parola viene trattato in modo inadeguato¸ soprattutto riguardo le sue potenzialità come fonte inesauribile di notizie
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A proposito di supervisione per gli assistenti sociali
Intervista di Ugo De Ambrogio
In Italia¸ in questo periodo storico¸ il sistema di welfare sta vivendo¸ a causa della crisi istituzionale e socio-economica in corso¸ una preoccupante fase nella quale crescono i bisogni ma si tagliano molte risorse¸ cui consegue la chiusura di servizi e il non rinnovo di progetti. Parlare di supervisione in questo quadro non è facile. Una visione diffusa¸ miope e poco stategica¸ tende in questo momento storico ad accantonare la supervisione privilegiando le rispose alle urgenze sociali¸ considerando tale funzione per certi versi superflua e pertanto da tagliare e dimenticare. Io¸ e con me molti osservatori più attenti¸ pensiamo invece che proprio in momenti così difficili per gli operatori sia opportuno offrire spazi di riflessione quali la formazione e la supervisione. Questo è esssenziale per fronteggiare le difficoltà che la crisi comporta e porre argini di resistena alle pericolose tendenze allo smantellamento del welfare che da più parti emergono
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Relazioni per costruire benessere leggendo
di Cristina Sironi e Angela Isella
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Gambling e cura
di Anna Paola Lacatena ... [et al.]
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Assistenti sociali oggi
Studenti e supervisori si interrogano sulla professione
di Mario Marini
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Crisi e vitalità del servizio sociale
di Sabino Montarulli
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Ma la Lombardia non vuole il nuovo ISEE
di Daniela Messini
L’accordo sul nuovo ISEE sembrava cosa fatta¸ ma la Lombardia lo ha bloccato. Motivo del contendere sono soprattutto la valutazione della ricchezza patrimoniale e le modalità di aiuto alle famiglie numerose. L’indicatore lombardo pone però problemi di equitภoltre che di sostenibilità finanziaria
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ISEE¸ un indicatore da salvare (riformato)
di Paolo Silvestri
Il regolamento sulla revisione dell’ISEE rischia lo stallo. Eppure¸ l’indicatore è utilizzato da un terzo delle famiglie italiane. E le correzioni e integrazioni apportate lo rendono uno strumento più efficace e certamente più equo. Sarebbe uno spreco se l’iter di approvaizone non proseguisse
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