Casa Famiglia
Nel 2002 la Regione Lazio ha messo a disposizione delle organizzazioni di volontariato, attraverso un bando pubblico, i finanziamenti per realizzare case-alloggio per i disabili adulti.
Con la delibera del 21 febbraio 2003 la Regione ha accolto e completamente finanziato il nostro progetto di Casa Famiglia dandoci l'opportunità di concretizzare un sogno: la realizzazione di una struttura che ospiti disabili adulti quando la loro famiglia di origine non è più in grado di sostenerli, in un ambiente che riproduca il più possibile quello di una famiglia.
La struttura è oramai integralmente realizzata e pronta a funzionare.
L'edificio, prima adibito a scuola, si trova in via Gramsci 122 a Monterotondo ed è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria attraverso l'autobus navetta.
Il piano terra comprende un'ampia cucina, realizzata secondo le norme per essere fruita dai portatori di handicap, un vasto salone utilizzato come sala da pranzo e soggiorno, due bagni, di cui uno attrezzato per i disabili, gli uffici, un grande salone polifunzionale destinato alle attività occupazionali e laboratoriali oltre che ad attività formative, educative e ricreative.
Il piano superiore è composto da quattro camere da letto, ciascuna con due posti, due bagni attrezzati, due camere da letto singole per gli operatori e due bagni per il personale più 2 stanzini guardaroba ed uno sgabuzzino.
Secondo le norme regionali, la Casa Famiglia potrà accogliere fino ad otto adulti disabili, di ambo i sessi, che siano privi di assistenza famigliare, assistibili a domicilio e con esigenze assistenziali compatibili.
Gli ospiti saranno accolti su richiesta diretta delle famiglie, su segnalazione da parte della Asl o dei Servizi Sociali del comune di residenza. Per ogni ospite sarà predisposto un progetto personale di assistenza finalizzato al miglioramento della qualità della vita tenendo presente la complessità dei suoi bisogni, senza soffocare la personalità di ciascuno ma cercando di svilupparla e di valorizzarla.
Per il suo funzionamento abbiamo previsto, accanto alle figure professionali necessarie, la partecipazione del quartiere ed in particolare di realtà quali la Scuola, la Parrocchia e il fondamentale apporto del Volontariato.