La rivista delle politiche sociali
Italian journal of social policy
Edizioni Ediesse
Nata nel 2004 si occupa delle possibili configurazioni e delle scelte di regolazione economica ed istituzionale legate a questi temi, al fine di contribuire a stimolare la capacità di elaborazione e di proposta su queste tematiche. Dalo 2013 ha ridefinito la sua struttura interna abbinando una sezione monografica “Tema”, ad una maggiormente focalizzata su questioni emergenti “Attualità”, e, infine ad una terza parte, “Dibattito”, dedicata alla discussione critica di testi e argomenti di particolare rilevanza
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Sommario n. 1 / 2019
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Innovazione sociale¸ auto-organizzazione e azione pubblica. Integrazione o sostituzione?
Nota introduttiva
Andrea Ciarini e Stefano Neri
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Istituzione el welfare e innovazione sociale
Un rapporto conflittuale?
Tatiana Sarvis ... [et al.]
A partire da una ricognizione della letteratura su innovazione sociale e trasformazione della governance¸ l’articolo evidenzia il rapporto - a tratti conflittuale - fra dinamiche di innovazine e istituzioni del welfare. La letteratura di riferimento non raramente vede¸ infatti¸ queste ultime cone un ostacolo a processi di innovazione. Le istituzioni del welfare hanno e possono avere¸ tuttavia¸ un ruolo sia di promozione che di supporto ai processi di innovazione sociale¸ mentre le virtù della società civile vanno situate nel contesto istituzionale in cui agiscono.
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L’innovazione sociale urbana tra sperimentazione di nuove forme di governance e disimpegno del welfare
Luca Alteri¸ Adriano Cirulli e Luca Raffini
Nel momento in cui il lavoro perde la sua capacità integrativa e il welfare subisce una progressiva riduzione¸ gli assetti di governance incentivano la capacità di attivazione dei cittadini¸ ripoliticizzando - almeno in apparenza - ciò che la crisi ideologica e la crescente sfiducia sistemica avevano depoliticizzato. L’articolo analizza due tipologie di innovazione sociale urbana¸ il cui filo conduttore è rapppresentato da un nuovo rapporto tra attori pubblici¸ privati e terzo settore¸ intorno a due esigenze primarie: l’abitazione e il lavoro. I casi¸ rispettivamente¸ di cohousing e coworking offrono un osservatorio privilegiato per esaminare nuove "socialità istituzionali"¸ ma si pongono necessariamente in controtendenza rispetto alla città neoliberista¸ all’interno della quale¸ piuttosto¸ rischiano di fornire risorse e visibililtà a che ne ha meno bisogno¸ vale a dire ai ceti abbienti dotati di un buon capitale culturale.
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Nelle pieghe dell’innovazione
Logiche di welfare in cambiamento in Italia e Norvegia
Marta Bonetti¸ Venke F. Johansen e Matteo Villa
L’articolo discute il ruolo dei processi trans-contestuali di implementazione e governance nell’innovazione delle politiche sociali e del lavoro in Norvegia e Italia. L’analisi è basata sulla comparazione tra casi-studio qualitativi attraverso il framework teorico-metodologico delle logiche di welfare. Il testo descrive differenze e similitudini tra i due contesti in relazione sia alle caratteristiche dei rispettivi regmi di welfare e dei processi di path dependency¸ sia ai processi e alle dinamiche bottom-up e top-down e alle varie forme di mobilitazione degli attori.
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L’amministrazione partecipata¸ dall’adempimento alla norma all’organizzazione per risultato
Giuseppe Della Rocca
Il testo mette in rilievo l’importanza delle esperienze di partecipazionbe dei lavoratori e dell’utenza all’innovazione dell’organizzazione¸ esperienze non sempre al centro della normativa prevista dai contratti collettivi di lavoro e della contrattazione di secondo livello¸ e come queste due modalità di partecipazione non sempre siano tra loro convergenti: le prime propendono a migliorare le pratiche di adempimento normativo¸ le seconde la veridfica dei risultati del servizio pubblico. Le esperienze qui riportate mettono in ogni caso in evidenza come la partecipazione congiunta lavoratori e utenza¸ se promossa¸ garantisca le possibilità di innovazione e più che in altri casi il superamento di una concezione virtuale e amministrativa del cambiamento; disciplini con la definizione dei risultati richiesti la valutazione del personale e in particolare della dirigenza; costituisca un fattore essenziale di trasparenza verso i cittadini; rafforzi le relazioni del personale e contrattuali in ogni singola amministrazione.
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Vecchie professioni per nuove sfide
Lavoratori sociali come broker dell’innovazione sociale
Maurizio Busacca
Fino ad oggi gli studi sull’innovazione sociale si sono concentrati sugli innovatori sociali e¸ più recentemente¸ sui ricercatori in azione¸ presentati come nuovi attori delle politiche sociali. In questo contributo si mette in evidenza che anche le storiche figure del lavoro sociale possono avere un ruolo chiave nel favorire i processi di innovazione sociale. Atraverso tre studi di caso condotti in Veneto - Tre cuori¸ Alleanza per la famiglia e Piani di intervento in materia di politiche giovanili - l’articolo approfondisce il ruolo agito dai broker dell’innovazione sociale¸ agenti che rendono fluido lo scamabio di informazioni tra gli attori del sistema¸ facendo lievitare il pluralismo e la governance nei processi di innovazione.
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La crisi del welfare locale nella città di Roma
Criticità strutturali e tentativi di resilienza e innovazione dal basso
Agnese Ambrosi
L’articolo analizza l’evoluzione del sistema di welfare e dei rapporti tra pubblico e privato sociale nella città di Roma¸ dall’approvazione della legge 328/00 e l’avvio della prima programmazione zonale fino alla crisi¸ ancora in corso¸ che ha avuto uno dei suoi momenti più critici a seguito dell’inchiesta giudiziaria culminata negli arresti del dicembre 2014. Da laboratorio di innovazione nei primi anni duemila al sostanziale blocco degli anni più recenti¸ l’articolo mette in luce le fragilità di un sistema di welfare frammentato e insufficiente¸ in cui i rapporti con il terzo settore - stampella indispensabile e promiscua all’amministrazione fino all’irrompere delle inchieste - vengono improvvisamente irrigiditi¸ generando una frattura che peggiora la situazione già precaria dei servizi di welfare. All’interno di un quadro di sotanziale inadeguatezza pubblica¸ emergono tuttavia nella città esperienze auto-organizzate dal basso¸ che - tramite la reciprocità ma anche meccanismi di mercato - tentano di fornire risposte sul fronte di vecchi e nuovi bisogni¸ per mezzo di processi collettivi di ricostruzione sociale.
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Long term care
Riflessioni e spunti dall’Ue¸ fra innovazione e investimento sociale
Franca Maino e Federico Razetti
Tra le sfide più spesso evocate per giustificare la necessità di stimolare processi di innovaizone sociale (Is) vi sono quelle legate al rapido invecchiamento demografico e ai conseguenti bisogni di assistenza di lungo periodo (Ltc) della popolazione anziana. L’articolo intende proporre una riflessione sui nessi analitico-concettuali e di policy fra Is e misure di Ltc. Dopo aver delineato la portata delle pressioni funzionali esercitate dal processo di invecchiamento demografico sul sistema italiano di protezione sociale¸ ricostruisce il policy framework sviluppato negli utlimi anni dall’Unione europea. Si considerano sia le linee guida promosse dall’Unione attraverso diversi documenti ufficiali sia i principali progetti di ricerca finanziati dall’Ue sui temi dell’Ltc e dell’innovazione. Concludono alcune riflessioni sul caso italiano letto in controluce rispetto al policy framework europeo.
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Quali evidenze e raccomandazioni dal rapporto Oxfam sulle disuguaglianze?
Un approfondimento per l’Italia
Giovanni Gallo
La prpima parte dell’articolo riassume e analizza le evidenze che emergono dal rapporto Oxfam 2018 - Ricompensare il lavoro¸ non la ricchezza - e dal suo inserto "Disuguitalia" con riferimento allo scenario globale e¸ in particolar modo¸ all’Italia. Il rapporto pone l’accento su una crescita incontrollata della disuguaglianza economica dovuta principalmente all’aumento dei super riccchi e dei loro patrimoni¸ spesso ottenuti attraverso canali non concorrenziali. Nella seconda parte dell’articolo invece¸ con l’ausilio del World Inequality Database¸ vengoo formite alcune ulteriori evidenze sulle recenti dinamiche in Italia della disuguaglianza nei livelli di reddito individuale lordo. Nella parte finale si esplicita una breve riflessione sulle raccomandazioni proposte nel rapporto¸ nonchè sull’effetto potenziale sulla disuguaglianza economica delle pricipali politiche sociali e fiscali di prossima attuazione nel nostro paese.
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Giovani generazioni
Il ruolo delle politihe pubbliche nel ritardo italiano
Marina Mastropierro
Questo articolo ntende contribuire al dibattito in corso sul ritardo nella transizione all’età adulta delle giovani generazioni italiane. I giovani italiani sono stati nominati in modi differenti¸ come choosy o bamboccioni¸ ma il ruolo che le politiche pubbliche giocano nella produzione sociale di tale ritardo merita di essere approfondito. Una parte della letteratura sociologica mette in evidenza il passaggio da un welfare per giovani a uno per anziani¸ iniziato nel 1975. L’inversione di rotta dele politiche pubbliche penalizza in particolar modo le generazioni nate dopo quel periodo. Questo studio intende ricostruire il quadro storico degli interventi dedicati ai giovani¸ proporre un approccio sociologico basato sulle generazioni¸ quali attori sociali utili a prevenire ulteriori forme di ritardo¸ e pensare un ciclo di programmazione politica rivolto a costruire un nuovo patto sociale.
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