Ass. Solaris - OnlusE-mail: solaris.onlus@alice.it | Web: http:// |
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Il mestiere di vivere 1. Descrizione del ProgettoLa proposta progettuale ‘Il Mestiere di vivere’ è stata elaborata dall’ATI composta dall’associazione Solaris Onlus (capofila) , dalla cooperativa sociale Solaris Supported Housing e dall’Associazione per la riforma dell’assistenza psichiatrica (ARAP), per rispondere all’Avviso pubblico della Regione Lazio emanato in attuazione del Programma Operativo della Regione Lazio - Fondo Sociale Europeo - Programmazione 2014-2020. Oggetto specifico dell’avviso in questione è stato quello connesso alla priorità 9.i “Inclusione attiva anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità”, Obiettivo specifico 9.1 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale” - Azione Cardine 41: Interventi per contrastare i rischi di povertà e di esclusione sociale. Nel tracciare un percorso di inclusione attiva, vista l’esperienza dei soggetti che compongono l’ATI, è ad un target di 6 giovani adulti tra i 18 e i 35 anni con disagio psichico medio-grave che il progetto ‘Il Mestiere di Vivere’ si è voluto rivolgere, incontrando il parere positivo della Regione che ha deciso di approvare e finanziare le azioni previste. Il progetto si è così avviato il 13 febbraio 2018 e la sua durata complessiva è di 12 mesi. Accanto ad azioni personalizzate di presa in carico e orientamento, sono state programmate attività laboratoriali integrate, visite ed esperienze di apprendimento professionale che vedono coinvolti i 6 destinatari offrendo parallelamente, sia a loro e che ai relativi familiari, un supporto psicologico e uno spazio di counseling durante tutto il percorso. I laboratori previsti sono: informatica, giornalismo, diritto, scrittura creativa, musica (creativo-musicale), botanica applicata e passeggiate nel verde. La partecipazione a queste attività permetterà di stimolare e orientare la scelta di percorsi di apprendimento professionale presso imprese e associazioni della rete. L’ATI ha ricevuto infatti la disponibilità di diversi attori del terzo settore e della realtà imprenditoriale locale nell’accogliere i giovani partecipanti e realizzare delle esperienze formative nelle proprie sedi. Essi sono: ACAB, Il Giornale, Articolo 3, Tininiska Italia onlus, I Senzaterra, Apeiron, Tra Noi, Anteas, Spazio Comune, Scientia Consulting s.r.l., RPCTECH, Converge. A questa rete si aggiungono due importanti attori istituzionali: il DSM dell’ASL Roma 1 e il II Municipio di Roma, il cui ruolo principale è invece quello di coadiuvare l’ATI nella presa in carico dei beneficiari e nel generale monitoraggio delle attività. 2. FinalitàSeguendo l’approccio metodologico della Recovery che mira ad aiutare la persona ad avere una buona qualità della vita a partire dal proprio stato di salute/malattia, senza aspettare la guarigione, l’obiettivo principale del progetto è quello di identificare e valorizzare potenzialità e risorse dei giovani coinvolti, al fine di promuovere un loro rafforzamento personale e relazionale e facilitarne l’occupabilità futura. 3. RisultatiCi si attende che il percorso formativo e di empowerment, che prevede il coinvolgimento dei giovani destinatari per un totale di 600 ore, possa portare questi ultimi a:
4. Sostegno Finanziario ricevutoPer la sua realizzazione il progetto ha visto riconosciuto dalla Regione un finanziamento di 165.340 euro. Visita il sito del Fondo Sociale Europeo |