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DonneTrova in questo notiziarioCerca la notizia a partire da una parola chiave contenuta nel titolo o nel sottotitolo oppure in base al periodo di pubblicazione. Dal Rwanda ai Balcani‚ ai campi di detenzione libici‚ greci e turchi‚ la tragica attualità degli stupri di guerra e la soggettività delle donneTre giornate dedicate alle conseguenze delle guerre recenti 31/01/2020
In tre giornate‚ sabato 22 febbraio‚ sabato 14 marzo e sabato 4 aprile dalle 16.00 alle 20.00 si raccontano le conseguenze di guerre recenti‚ le storie della Bosnia ed Erzegovina‚ dove ancora la pace è fredda‚ le separazioni etniche una realtà pesante; del Kosovo‚ dove gli stupri della guerra riemergono nella coscienza collettiva superando i silenzi e le vergogne individuali e la storia del Rwanda‚ il Paese delle donne che dopo il genocidio dei Tutsi hanno ricostruito il loro paese. A raccontare queste storie nelle prime due giornate saranno le voci dei film e dei documentari‚ le testimoni‚ le associazioni delle donne coinvolte‚ nei Balcani come in Rwanda. Turchia‚ Kurdistan‚ Nigeria‚ Darfur‚ Cile.. . sono tanti i teatri di guerra e di stupri di guerra aperti‚ che verranno affrontati con altre iniziative‚ ma non si poteva non affrontare da subito le violenze che subiscono le donne migranti‚ nel “viaggio”‚ nei campi di concentramento libici‚ turchi e greci‚ nei centri di detenzione europei. Verrà redatto infine un documento conclusivo con alcune richieste molto chiare: protezione internazionale per le migranti vittime di stupro e violenze; risarcimenti alle donne vittime degli stupri di guerra‚ riconoscimento delle problematiche e dei diritti delle figlie e dei figli degli stupri. Gli incontri sono stati organizzati da Le Sconfinate‚ Bosnia u srcu‚ Progetto Rwanda‚ NoiDonne in collaborazione con CSV Lazio‚ la Casa Internazionale delle Donne e Noi Donne TrePuntoZero presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma - Via della Lungara‚ 19
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