Come sono suddivisi i servizi sociali dei Comuni di Italia?

Indagine Istat: si spende di più per famiglia, minori e anziani   19/12/2005

L’indagine svolta dall’Istat nel 2003 sui Comuni d’Italia mette in evidenza gli interventi dei Comuni sia singoli che associati a proposito di servizi sociali
L’organizzazione dei servizi intesi, sia come trasferimento di denaro che come strutture e servizi di supporto, varia non solo da regione a regione, ma anche tra Comuni appartenenti alla stessa regione.
Le sette aree seguono le indicazioni della legge quadro sull’assistenza 328/2000 e della SESPROS, classificazione europea della protezione sociale.
La maggior parte dei 5,3 miliardi di euro ha interessato tre aree: famiglia e minori per il 38%, anziani per il 25%, disabili per il 21%; queste da sole hanno formato l’84% della spesa totale.
Le altre aree, ovvero: dipendenze, immigrati, disagio adulti, multiutenza, si sono spartite il restante 16%.
La spesa pro-capite è di 91 euro, ed è mediamente più alta nelle regioni del nord, soprattutto nelle città di Bolzano, Trento e Aosta. La Calabria sostiene la media pro-capite più bassa con 27 euro.
Per consultare il testo integrale dell’indagine:

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