Finanziaria 2006: i tagli alla cultura

La voce degli Assessori alla Cultura nella Regione Lazio   13/10/2005

Al Teatro Argentina, un luogo simbolo della cultura italiana, rappresentanti degli enti locali hanno illustrato le conseguenze dei tagli della Finanziaria del 2006 ai danni della cultura. Presenti in sala personaggi dello spettacolo, della cultura, della politica per sottolineare come la cultura sia soprattutto espressione di democrazia e identità.
Giulia Rodano, Assessore alla Cultura della Regione, ha presentato la situazione ed evidenziato il bisogno della Regione Lazio a risollevarsi della flessione. Dai vari assessori alternatosi sul palco è emerso un quadro tutt’altro che roseo: molte attività culturali quali biblioteche, musei, teatri potrebbero chiudere e il rischio peggiore lo correranno quelle attività che, nelle periferie, spesso sono l’unico focolare in zone prive di attrattive e vitalità.
Questo è il Paese di Fellini, Rossellini, Mastroianni, ricorda il Segretario dei DS Piero Fassino, deluso dalla scarsa sensibilità della Legge. Per l’On Andrea Colasio I governi territoriali svolgono un ruolo strategico: le spese del settore non rappresentano il superfluo, ma un grande volano economico. Il problema più grande lo hanno i giovani che non troveranno sbocchi, conclude Michele Placido, presente in sala e accolto da forti applausi.

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