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EuropaTrova in questo notiziarioCerca la notizia a partire da una parola chiave contenuta nel titolo o nel sottotitolo oppure in base al periodo di pubblicazione. Più visibilità alle donne disabiliTuttavia controversia sulla compatibilità tra attività professionale e vita familiare 27/02/2004
Lo scorso 19 Febbraio, la Commissione per i diritti delle donne del Parlamento europeo ha adottato il rapporto Gröner, che raccomanda l'aumento del 22 per cento dei fondi consacrati alla lotta contro la violenza nei confronti di donne e bambini, nell'ambito del programma Daphne II.
La Commissione ha anche adottato il rapporto Maria Elena Valenciano sulle donne appartenenti ai gruppi minoritari.
Il giorno dopo, il presidente della Commissione Anna Karamanou ha organizzato un'audizione pubblica sulla situazione alla quale sono confrontate più di 250 milioni di donne disabili nel mondo. Il tanto atteso evento si è focalizzato sul piano della Commissione europea per il 2004-2010 volto al mainstreaming delle questioni della disabilità ed il miglioramento dell'integrazione sociale delle persone con disabilità.
I delegati hanno identificato nell'accesso all'educazione, all'impiego e alle cure mediche, insieme al giro di vite agli stereotipi, le priorità chiave per il futuro.
I dossier di altre due donne della Commissione, invece, si sono rivelati più problematici.
Il testo di Marianne Eriksson sull'industria del sesso nell'UE non è nemmeno giunto allo stadio di voto poichè i deputati europei non sono riusciti a mettersi d'accordo sulla questione.
E la relatrice Regina Bastos ha promesso di ribattere con una serie di amendamenti alla sua relazione relativa all'equilibrio tra la vita professionale e quella familiare, dopo che la Commissione aveva adottato un certo numero di emendamenti sul suo testo che ella non aveva previsto.
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