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Covid19Trova in questo notiziarioCerca la notizia a partire da una parola chiave contenuta nel titolo o nel sottotitolo oppure in base al periodo di pubblicazione. Per tante donne #stareacasa non è sicuro. I centri antiviolenza rimangono attiviL’appello di D.i.Re (rete nazionale dei centri antiviolenza) rivolto alle donne che subiscono violenza‚ soprattutto domestica 16/03/2020
“Per molte donne #stareacasa non è un invito rassicurante. Il numero nazionale dei centri antiviolenza 1522 è attivo”. Sono le parole che D.i.Re‚ la rete nazionale che raccoglie 80 organizzazioni che gestiscono centri antiviolenza‚ rivolge alle donne che subiscono violenza‚ soprattutto domestica‚ in questi giorni di emergenza coronavirus. “Il messaggio per le donne che in questo momento si trovano in una difficoltà maggiore perché vivono situazioni di maltrattamento da parte del partner e sono costrette a stare in casa h24‚ è che noi dei centri antiviolenza ci siamo: da casa‚ dal nostro telefono di emergenza‚ anche via skype laddove possibile‚ dalle nostre sedi che sono temporaneamente in sospensione. Molte operatrici sono nei centri pur non facendo accoglienza nel rispetto delle regole imposte dal Governo. Chiamate se avete bisogno”: questo l’appello lanciato dalla rete dei centri-antiviolenza attraverso l’agenzia Dire. Viste le disposizioni governative per l’emergenza Covid-19‚ i centri Antiviolenza D.i.Re si sono organizzati - nel rispetto del DCPM sulla prevenzione del contagio - per non lasciare sole le donne in situazioni di violenza. Vai sul sito di DIRE per trovare tutti i contatti attivi in Italia
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