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Immigrazione in crescita

Le anticipazioni del Dossier Statistico Immigrazione sui dati del 2005   31/05/2006


In attesa del Dossier Statistico Immigrazione che sarà presentato ad Ottobre, la Caritas ha anticipato alcuni dati indicativi di questi primi mesi. Utilizzando i dati dei visti del Ministero degli Esteri è emerso un consistente aumento degli immigrati: nel quinquennio compreso tra il 2000 e il 2005 la popolazione immigrata è raddoppiata, e si prevede che tra dieci anni la percentuale di immigrati nel nostro Paese sarà pari al 10%. Una così alta presenza non può che incidere fortemente sulla nostra demografia, riequilibrando le fasce d’età del nostro Paese. Un Paese che invecchia, ma con una politica che non si evolve, che non ha idee creative, queste le parole di Franco Pittau, coordinatore del Dossier.
Jean Léonard Touadi, giornalista ed esperto di immigrazione ha tratto delle considerazioni generali su l’immigrazione, considerata spesso e a torto come una sorta di invasione, mentre in realtà è la popolazione povera ad essere invasa, in quanto priva di aiuti significativi. L’immigrato singolo è solo un albero che nasconde una foresta di problemi: con queste parole Touadi ha sottolineato la chiusura di fondo che alcuni paesi più di altri pongono di fronte all’immigrato ed ai suoi diritti, che sono poi i diritti della persona. Ha continuato affermando che La multiculturalità non deve essere semplice coesistenza spazio-temporale di gruppi minoritari in un determinato Paese. Anche per Padre Bruno Mioli, della Fondazione Migrantes, è necessario riattivare strumenti di partecipazione che sono attesi da 5 anni.
Fabio Sturani, vicepresidente Anci con delega per l’immigrazione, ha insistito sulla necessità di una politica unitaria nei Paesi dell’Unione Europea. Inoltre solo il 20% dei fondi sono stati investiti per la politica di accoglienza e di integrazione, mentre ben l’80% è stato speso per il controllo e la repressione. Rapporto che dovrebbe invece subire un’inversione di tendenza.

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