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Facilitare la comunicazione

Nuove prospettive per l’integrazione scolastica dei disabili psichici   01/02/2006


Si è svolto a Roma, il seminario Integrazione dei diversamente abili: un’opportunità di crescita, che ha visto gli interventi di esponenti politici, delle associazioni, delle scuole e dei genitori coinvolti sul tema dell’integrazione scolastica e della facilitazione alla comunicazione dei disabili psichici, psichiatrici e neurologici.
Infatti in Italia, le persone con disturbi esclusivamente motori sperimentano già da tempo il diritto allo studio, all’integrazione e all’accesso alla normale didattica, e tale situazione è valida anche per persone che soffrono di disturbi dell’apprendimento, cognitivi, dello sviluppo, che hanno proseguito con successo gli studi fino al raggiungimento della laurea.
È necessario, nel lavoro con i disabili con disturbi alla comunicazione, superare un’ottica di mero assistenzialismo e riconoscere anche il loro diritto allo studio e all’integrazione scolastica, obiettivo che può essere raggiunto istituzionalizzando una figura la cui introduzione nelle scuole ha conseguito già notevoli successi: il facilitatore della comunicazione. Il servizio specialistico della Facilitazione della Comunicazione è iniziato nel mese di Gennaio 2004 su richiesta di alcune scuole superiori alla Provincia di Roma, e si è esteso man mano ad altri Istituti.
La Facilitazione della Comunicazione consiste dunque in una serie di soggetti altamente specializzati che, stando a fianco di persone che non hanno l’uso del linguaggio verbale o ne hanno uno limitato, mettono in atto una serie di strategie volte a far sviluppare la migliore abilità comunicativa possibile.
Facilitare vuol dunque dire permettere al bambino di acquisire nuovi strumenti (uso del computer, ad esempio) e possibilità di comunicazione, di controllo sul corpo e sullo spazio, arricchire la propria struttura cognitiva e la socializzazione con gli altri compagni.

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