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Anno Europeo delle Persone con Disabilità
Il portavoce Mario Dany De Luca: Che non sia un inutile gioco di parole 27/09/2003
Cultura della solidarietà, interventi di politiche sociali, esigenza di mantenere vivo il dibattito sulla diversità.L'Anno Europeo delle persone con disabilità non è e non deve essere un anno buttato nel vuoto, un'inutile vetrina sul mondo dell'handicap.
L'Anno Europeo del disabile deve essere un anno propositivo, fatto di impostazioni, di metodi, di concretezza, un'occasione per affrontare i piccoli e grandi temi quotidiani del mondo della disabilità attraverso i principi fondamentali che lo attraversano, quali la tutela dei diritti, l'inclusione sociale, la mobilità. Deve costruire qualcosa, contribuire allo sviluppo sociale del paese.
I problemi ci sono e sono tanti. L'integrazione lavorativa, quella scolastica, la ricerca e la diagnosi precoce, la riabilitazione, il dopo di noi, la residenzialità protetta, l'autonomia, il diritto al tempo libero e allo sport, la rivendicazione,insomma, del diritto ad una vita piena e qualitativa, che deve vedere coinvolta ed impegnata la società nella sua complessità.
La costituzione del Forum vuole essere un ulteriore stimolo e raccordo tra le istanze, i bisogni dei disabili e le istituzioni pubbliche. Il Forum vuole rimettere al centro del dibattito politico e culturale i bisogni delle persone disabili rifiutando logiche di separazione e parzialità.
Il Forum si configura come laboratorio di partecipazione civica e di inclusione sociale, di luogo, cioè, di scambio, per una integrazione a più dimensioni che facendo proprio il principio di non discriminazione e favorendo le pari opportunità realizzi nel concreto la vita autonoma di tanti cittadini disabili che altrimenti rischiano di essere periferia sociale.
Noi crediamo che quella rete sociale che stiamo costruendo sia la strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi, e per questo noi salutiamo come fatto estremamente positivo la partecipazione attiva delle associazioni del volontariato ed in particolare, di SPES e CESV. Davanti ai grandi cambiamenti che stanno avvenendo, le trasformazioni endemiche in corso, la risposta si trova nell'unione, nel network.
Il territorio, le dimensioni locali delle amministrazioni svolgono un ruolo fondamentale nella programmazione e realizzazione di politiche sociali orientate alla integrazione.
Il Forum promuoverà un insieme di iniziative volte a favorire una partecipazione maggiore dei disabili alla vita sociale della nostra Regione e della nostra città, favorendo così la cittadinanza attiva ed una migliore qualità della vita per tutti.
Questo vuole essere il FORUM REGIONALE delle Associazioni, una rete in grado di sviluppare percorsi, di costruire progetti, di fare proposte, perché l'Anno Europeo del Disabile non sia un inutile gioco di parole, o un'occasione buttata al vento.
Fonte: Reti solidali, Anno II Numero 2 - 28 febbraio 2003 (a cura di Anna Fabbricotti)
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