Gli antichi mestieri che vengono riproposti ai giovani

E' l'esperienza di due paesi dell'Abruzzo raccontata alla Festa promossa dall'Auser   23/04/2004

Il primo Workshop proposto dall'Auser all'interno della manifestazione Festa della città apprende è stato dedicato al lavoro, alla memoria e al futuro. Il ricordo è importante per ricostruire il filo dell'identità sociale, il risultato maggiore che si può ottenere è il profilo educativo, l'approfondimento culturale, di ricerca e di incontro, ha sottolineato Roberto Mosi, coordinatore del seminario.
Diverse esperienze, provenienti dai Circoli Auser di tutta Italia, con le quali si è espressa l'importanza della memoria storica che può essere espressa anche rivalutando i mestieri antichi. E' quanto è successo a due cittadine dell'Abruzzo Penne e Guardiagrele, dove, come ha raccontato la Prof. Marsilio qualche anno fa alcuni anziani, per fare in modo che i loro saperi fossero trasmessi ai giovani, hanno organizzato dei corsi di ricamo, di oreficeria e di scalpello. Tantissima la presenza di giovani che volevano imparare questi antichi mestieri, ma quello che più ci ha sorpreso, è stata la presenza di bambini soprattutto tra i 6 e i 9 anni, per i quali abbiamo attivato dei corsi appositi. Un'idea interessante nata con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio invisibile di competenze e per mettere in contatto il mondo dei giovani con quello degli anziani, che, data la buona risposta della popolazione, si è trasformata in un progetto finanziato per un anno dalla Regione Abruzzo.

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