Chi non fa da sé…per fortuna c’è il lavoratore domiciliare

Presentato Anziani e assistenti immigrate, strumenti per il welfare locale   03/12/2004

Assistenti domiciliari immigrate: un fenomeno che presto diventerà strutturale nella nostra società è meritevole di un giusto inquadramento. Il libro Anziani e assistenti immigrate, strumenti per il welfare locale, scritto da Alessandra Rossi e presentato da Auser Lazio e da Spes, Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, fotografa la situazione del presente.
Il lavoro delle assistenti domiciliari, ha spiegato Alfredo Zolla del Celsi, Centro Lavoratori Stranieri Immigrati, è stata la risposta ad un progressivo invecchiamento della popolazione, data la scarsità di servizi assistenziali.
Un fenomeno di convenienza sia per il lavoratore che per le famiglie, ha affermato Ubaldo Radicioni, Dipartimento delle Politiche Sociali e Sanitarie del Comune di Roma, ma sono necessarie alcune misure: integrarlo con la rete di servizi del territorio, intervenire a favore della regolarizzazione dei rapporti di lavoro, favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta, costruire un sistema formativo per le assistenti.
Invecchiare a casa propria è un diritto, ha dichiarato Raffaela Milano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, e l’assistente familiare è un alleato. Però il lavoro deve essere di qualità contro il rischio di sfruttamento.

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