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Le associazioni della CRESC Lazio a Piazza Vittorio
Solidarietà e Impegno Civile tra piazza e celluloide 2006 04/07/2006
Nella cornice di Notti di Cinema a Piazza Vittorio le associazioni della CRESC Lazio, Conferenza Regionale Enti Servizio Civile, si sono riunite, nell’ambito del progetto di promozione e informazione sul Servizio Civile Nazionale attivato dalla Regione Lazio, per confrontarsi con i giovani interessati, ma anche con adulti e famiglie, scuole superiori e Università, associazioni e organismi di Terzo Settore.
Il progetto, cui partecipano anche CESV e SPES - Centri di servizio per il Volontariato del Lazio, mira a sensibilizzare i giovani e le figure a loro vicine sulle opportunità offerte dal Servizio Civile Nazionale istituito con la Legge 64/2001, ma anche a monitorare lo stato di conoscenza e partecipazione tra i giovani del Lazio.
Claudio Tosi, Vicepresidente della Federazione italiana dei Cemea, ha sottolineato come il Servizio Civile permette al giovane di rapportarsi alla comunità in cui opera in modo costruttivo, consentendogli di vedere in maniera più attiva e consapevole le istituzioni e la società in generale.
Anche per Andrea Molinelli, Responsabile di ARCI – Servizio Civile, scopo fondamentale di questa esperienza deve essere quella di formare uno spirito critico nei ragazzi che volontariamente scelgono il Servizio Civile. Fondamentale, per questo motivo, è il periodo di formazione che viene dedicato ai giovani.
Eugenio Ghignosi, Responsabile dell’Ufficio Servizio Civile dell’Università Roma Tre, invece, ha parlato della particolare esperienza di Roma Tre: dall’obiezione di coscienza si è passati al Servizio Civile, con un impegno costante soprattutto per garantire il diritto allo studio ai diversamente abili. Ma il Servizio Civile è qualcosa di più: La cittadinanza attiva ha finalmente ottenuto un riconoscimento anche legale, ma c’è ancora molto su cui lavorare, dalla formazione dei giovani, spesso sottovalutata dagli stessi Enti, al sottoutilizzo dei settori d’intervento, troppo spesso ristretti soltanto ai campi più tradizionali della solidarietà.
A chiudere il dibattito è intervenuta Francesca Amadori, Vicepresidente SPES, che ha voluto evidenziare come, spesso, i 12 mesi di Servizio Civile possono diventare un’utile esperienza che avvicina al volontariato, dal momento che questi ragazzi decidono volontariamente di impegnare un periodo della loro gioventù al servizio della collettività, avvicinandosi ai valori fondanti dell’accoglienza e della solidarietà.
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