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Un nuovo impegno per migliorare l’ambiente
Una maggiore attenzione al mare è necessaria 16/07/2007
Al giorno d’oggi, la sicurezza in mare viene ancora minacciata da errori ed inefficienze, malgrado il crescente progresso tecnologico di mezzi ed apparecchiature navali. Da qualche, anno, persino sui traghetti, è obbligatoria una sorta di scatola nera, il Vdr (Voyage data recorder), per registrare dati di navigazione e meteo, segnali radar, voci di manovra, elementi della strumentazione. Nell’ultimo quinquennio, almeno in Europa, il numero di incidenti è diminuito per adeguate innovazioni, minor impiego di carrette del mare e severi controlli.
Altra insidia latente, mai presa in seria considerazione, deriva dal fenomeno del terrorismo internazionale, tanto attuale ed imprevedibile, che può colpire in mare, con effetti devastanti per perdite umane e danni materiali. Ed allora la difesa a bordo va concepita e realizzata, senza indugi, con preventiva ed accurata sorveglianza, all’imbarco e prima di ogni viaggio. Un’altra macchia, che non si riesce ad arrestare riguarda l’inquinamento. Le acque del mare continuano ad assorbire veleni per i gravi incidenti delle petroliere, il precario lavaggio di cisterne, le perdite ed esplosioni dei pozzi petroliferi sottomarini e sotterranei, i rifiuti liquidi scaricati dalle raffinerie di petrolio, le fognature e gli scarichi non depurati di centri urbani. Sotto accusa, anche pesticidi ed erbicidi usati in agricoltura e scorie radioattive di reattori nucleari. Perché non si pone rimedio ai predetti mali con una rigorosa politica di prevenzione e sorveglianza, tale da scoraggiare sul nascere comportamenti delittuosi?
Una certa inquietudine si ravvisa, inoltre, in rapporto al cambiamento climatico, in atto da un decennio, che si è manifestato di recente con maggiore intensità. Secondo rilevazioni attendibili, il Mediterraneo ha raggiunto le temperature più alte da quasi mezzo secolo, un riscaldamento sino ai 32 gradi, cinque in più della media del periodo. In termini ecologici, le conseguenze sono la proliferazione delle alghe, la scomparsa di alcune specie marine e la possibilità di violentissimi temporali sulle regioni costiere.
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