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Ad Ariccia si è tenuto un Corso di Orientamento al Volontariato

Patrocinato dal Comune di Ariccia ed organizzato dall’ associazione Gialuma Onlus   17/06/2010


L’11 giugno scorso si è tenuto ad Ariccia‚ presso la Sala Bariatinsky di Palazzo Chigi‚ il secondo ed ultimo incontro del Corso di Orientamento al Volontariato‚ patrocinato dal Comune di Ariccia ed organizzato dall’associazione Gialuma Onlus in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà INMP; ha aderito all’iniziativa anche l’osservatorio giovanile di Ariccia. L’incontro ha visto la partecipazione di due importanti ospiti: Don Roberto Sardelli‚ prete di frontiera‚ da sempre vicino ai più umili ed emarginati delle periferie del mondo e il Prof. Aldo Morrone‚ direttore generale dell’INMP.
Una lezione importante sul Volontariato come strumento di partecipazione sociale e benessere. L’incontro è stato realizzato cercando di dare riscontro alle esigenze manifestate dai giovani durante il corso Nessuno è Straniero che si è svolto ad Ariccia tra il mese di febbraio ed il mese di aprile. L’obiettivo è far comprendere ed orientare le scelte verso il mondo del volontariato ed individuare percorsi comuni di crescita e di arricchimento‚ attraverso i quali ritrovare il senso del vivere comune e dell’impegno a favore dei più deboli.
È stato inoltre proiettato in sala il documentario che ricostruisce la storia della baraccopoli dell’Acquedotto Felice‚ dove‚ Don Roberto Sardelli è andato a vivere per fondare la scuola 725 e condividere il disagio dei baraccati di allora. Ancora oggi il gruppo della scuola continua ad incontrarsi per riflettere e combattere le nuove forme di povertà: le baraccopoli dei senza dimora e degli immigrati ad esempio.
Le parole chiave dell’incontro sono state condivisione e giustizia nel tentativo di creare un dibattito costante sul territorio per prendere coscienza della situazione sociale‚ economica e culturale in cui tutti ci troviamo.
La solidarietà vista come pietismo e mero buonismo crea distanza e genera un volontariato che difende lo status quo del potere‚ mentre‚ la condivisione genera unione tra e con i più deboli e fa del volontariato un elemento effettivamente in grado di trasformare la società.
Il Prof. Aldo Morrone‚ a sua volta‚ auspica che la parola solidarietà venga un giorno sostituita dalla parola giustizia‚ perché il volontariato funziona realmente là dove esistono istituzioni giuste e perché il volontariato non deve coprire le mancanze del servizio pubblico‚ ma denunciarle.

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