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Possibilità di inserimento lavorativo per le persone autrici di reato

Esperienze a confronto nel convegno organizzato a Rebibbia   19/02/2008


Uno deve avere una speranza, si cambia se si segue questa speranza. Con questa frase si conclude la testimonianza di Attilio durante l’incontro Percorsi di Inclusione Sociale e Lavorativi per Autori di Reato: Confronti e Proposte, organizzato da Rete Open presso la casa circondariale Rebibbia Nuovo Complesso. Attilio, dieci anni di carcere alle spalle, racconta di quanto sia stato difficile riconquistare la fiducia delle persone, superare i pregiudizi e reinserirsi nella società e nel mondo del lavoro.
L’obiettivo di O.P.E.N. - Offenders Pathways to Employment National Network è sviluppare e migliorare i sistemi per favorire il reinserimento delle persone autrici di reato.
Ad introdurre il convegno la proiezione del cortometraggio Viaggio in Italia attraverso esperienze di inserimento socio-lavorativo per persone detenute ed ex-detenute, adulti e minori. Un collage di storie, di testimonianze sulle difficoltà incontrate e sulla soddisfazione che si prova nel vedersi riconosciuta una seconda possibilità ed un diritto: il diritto al lavoro.
All’incontro sono intervenuti rappresentanti di istituzioni, dell’impresa e delle organizzazioni di volontariato che operano all’interno del mondo carcerario. Da tutti è emersa la necessità di creare una rete di dialogo che possa mettere in contatto le diverse realtà e conciliare le diverse esigenze. E’ prioritaria sia la necessità di lavorare sulla prevenzione dei reati sia la necessità di lavorare sul reinserimento dei detenuti per evitare il reiterarsi dei reati stessi.
Un’esibizione musicale dei detenuti del laboratorio musicale Jesce Fore conclude la giornata, il ritmo della taranta e le note di Light my fire dei Doors salutano gli ospiti: The time to hesitate is through No time to wallow in the mire (Il tempo di esitare e' passato, non c'e' tempo per rotolarsi nel fango).
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