Leggere tra le righe


Approfondimenti e recensioni

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A cura di Gaia Peruzzi La comunicazione al centro.
Un’indagine sulla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato

Cesvot

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E’ uscito a fine gennaio il primo studio sociologico dedicato alla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato sull’attività di comunicazione da questi realizzata.

La ricerca è stata promossa da CSVnet–Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e condotta da un gruppo di ricerca de La Sapienza Università di Roma¸ coordinato da Gaia Peruzzi in collaborazione con Maria Teresa Rosito¸ Area Comunicazione di Csvnet.

I risultati dello studio sono presentati nel volume “La comunicazione al centro. Un’indagine sulla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato” (“I Quaderni”¸ n. 56¸ 194 pp.)¸ a cura di Gaia Peruzzi. La pubblicazione è uscita all’interno della collana “I Quaderni” edita da Cesvot ed è resa disponibile in consultazione on line¸ nella versione pdf.

Lo studio ha preso in esame 71 siti web appartenenti ad altrettanti Centri di Servizio per il Volontariato (Csv) e intervistato 61 operatori che lavorano negli uffici comunicazione dei Csv.

Il campo di indagine è stato preliminarmente individuato nella comunicazione online dei Csv¸ partendo dall’assunto che internet e le tecnologie digitali sono divenuti strumenti imprescindibili per qualsiasi organizzazione¸ anche nel mondo del non profit.

Le aree tematiche sondate hanno però puntato a comprendere l’attività di comunicazione ben al di là delle semplici strutture dei siti; oltre¸ infatti¸ all’immagine comunicata e i servizi erogati dai singoli Centri attraverso la gestione degli spazi web¸ la ricerca ha tentato di individuare quali reti siano attive tra i Centri¸ con il Coordinamento e sul territorio; i bisogni e le competenze di comunicazione dei Centri di Servizio; la comunicazione organizzativa (ovvero come la diffusione della comunicazione sul/nel web sia capace di modificare la vita organizzativa dei Centri)¸ ed infine¸ l’utilizzo dei social network e dei media digitali.

I dati che ne emergono ci dicono¸ innanzitutto¸ di una larga maggioranza di Csv (l’84%) dotata di un ufficio deputato specificamente alla comunicazione¸ con un basso ricorso¸ quindi¸ a servizi esternalizzati in questo ambito. Gli strumenti di comunicazione utilizzati sono nell’ordine: sito internet (utilizzato da 60 Centri)¸ newsletter ed email (57)¸ telefono (40)¸ periodici (29)¸ social network (28). Ma uno dei dati più significativi è che quasi la metà dei Centri scelgono di concentrare lo sforzo comunicativo sulla promozione della cultura del volontariato e sullo stimolo del dibattito sui temi sociali¸ piuttosto che sulla visibilità e promozione del Centro di Servizio stesso.

Un aspetto che convalida la scelta di indagare l’attività di comunicazione non semplicemente per come questa viene tecnicamente svolta ma¸ soprattutto¸ per il ruolo che gioca nella costruzione delle reti di relazione.

Fare comunicazione rappresenta¸ insomma¸ un’occasione di riflessione per l’organizzazione stessa¸ sia al proprio interno che all’esterno di questa. Questo dovrebbe costituire un monito per chiunque intenda marginalizzare l’azione comunicativa quando realizzata da o sul volontariato; una conclusione – proposta nell’introduzione alla ricerca – che¸ in tempi di crisi¸ parla a chi voglia intendere.