Pre-loader

Sostenibilità, cittadinanza attiva, recupero delle aree verdi urbane

Zolle Urbane

Chi siamo

Promozione e realizzazione di progetti di solidarietà sociale

L’Associazione di Volontariato Zolle Urbane, iscritta all’Albo Regionale delle Organizzazioni di Volontariato del Lazio, opera dal 2009 nel territorio del X Municipio di Roma Capitale (ex XIII Municipio) con il coinvolgimento attivo di cittadini accomunati dalla sensibilità ai temi dell’agricivismo, della partecipazione sociale, della cittadinanza attiva e della sostenibilità ambientale.

L’Associazione opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali di volontariato attivo ed ha per scopo l’elaborazione, promozione e realizzazione di progetti di solidarietà sociale (Art.4 dello Statuto).

Obiettivo dell’Associazione è la promozione di attività che favoriscano la partecipazione della comunità, l’integrazione e l’inclusione sociale.

Le azioni sono quindi rivolte alla sensibilizzazione, all’educazione, formazione e ricerca rispetto ai temi della sostenibilità, della cittadinanza attiva, del recupero delle aree verdi urbane (agricivismo) e della progettazione territoriale partecipata.

Già inserita nel Piano Sociale Municipale con il progetto “Parco dei Germogli – Orti della Solidarietà”, dal 2013 l’Associazione gestisce in affidamento temporaneo l’area verde di Via Bepi Romagnoni (quartiere di Acilia) tramite Convenzione con l’U.O.A.L. del Municipio Roma X.

Zolle Urbane può contare sul sostegno e la collaborazione di vari soggetti istituzionali ed associativi: scuole, associazioni territoriali, comitati, gruppo scout.

Il progetto “Parco dei Germogli” si inserisce all’interno di una rete di progetti già consolidati o in fase di realizzazione, che riguardano esperienze di orti sociali, orti e giardini condivisi, orti solidali, in diverse zone di Roma.

E’ inserito nella rete Orti Urbani di Campagna Amica (Coldiretti) e in diverse reti cittadine che promuovono la pratica degli orti urbani.

A livello municipale, Zolle Urbane ha stipulato una convenzione con le cooperative coinvolte nel Progetto Versus (L.285/97) per svolgere attività educative con bambini del territorio in particolari condizioni di fragilità sociale.

Scarica il pieghevole dell’associazione

 

Cosa Facciamo

Obiettivi, progetti e attività

  1. IMPEGNARCI
    in azioni di agricivismo per tutelare le aree verdi del nostro territorio;
  2. PROMUOVERE
    la sensibilizzazione, la partecipazione, l’integrazione e l’inclusione sociale.

  • Riqualificazione di aree verdi urbane in stato di abbandono, per scopi sociali e ambientali;
  • Attività di sensibilizzazione e formazione, giornate di pulizia ed eventi sociali, in rete con altre realtà associative e istituzionali del territorio;
  • Attività educative e didattiche per bambini e adulti sui temi dell’agricivismo, dell’ecologia, dell’orticultura e della cittadinanza attiva;
  • Partecipazione alla rete di Orti Urbani e Giardini Condivisi di Roma per la promozione di iniziative legate all’agricoltura urbana;
  • Partecipazione al progetto SIGAS – Sportello Informativo Giustizia Ambientale e Sociale, progetto di ricerca e documentazione sui conflitti socio-ambientali a Roma (coordinato dall’Associazione A Sud e dal Centro di Documentazione Giustizia Ambientale);
  • Partecipazione a seminari, manifestazioni e convegni sul tema degli orti urbani e dell’agricoltura sociale.

Dal 2011 Zolle Urbane ha avviato un percorso di riqualificazione dell’area verde pubblica di via Bepi Romagnoni ad Acilia, e nel 2013 ha ottenuto l’affidamento temporaneo dell’area dal Municipio X per la cura e il mantenimento del Parco.

Il progetto Orti della Solidarietà al Parco dei Germogli – inserito nel Piano Regolatore Sociale del Municipio X – prevede la pulizia e la manutenzione dell’area, nonché la realizzazione di attività educative, formative, di aggregazione sociale, orti urbani e percorsi di ortoterapia che promuovano l’inclusione, la socializzazione e l’interazione fra generazioni e culture diverse.

Il progetto intende promuovere l’AGRICOLTURA URBANA COME VALORE SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE mediante la realizzazione di:

  • Orti urbani sociali, destinati alla coltivazione naturale di ortaggi, erbe aromatiche ed altre essenze, in affidamento a cittadini e famiglie del territorio
  • Orti della solidarietà, spazi privi di barriere architettoniche per la coltivazione orticola e l’ortoterapia, progettati per permetterne la fruizione anche a persone con disabilità motorie e sensoriali
  • Aula verde, spazio di formazione a cielo aperto per la realizzazione di laboratori ludico-didattici per bambini e attività di formazione per adulti, rivolte in particolar modo alla formazione professionale in ambito agricolo di persone in situazione di disagio economico (rifugiati, giovani, disoccupati)
  • Area sociale, destinata ad attività di sensibilizzazione, eventi pubblici, e promozione di momenti di socializzazione e attività ricreative (area cani, attività sportive per bambini, incontri…)

Grazie ad un lento ed incessante lavoro di sensibilizzazione con i cittadini e le Istituzioni, l’Associazione Zolle Urbane è diventata oggi un punto di riferimento per il territorio. In questi anni il percorso si è rivelato lungo e talvolta faticoso, per le difficoltà incontrate nell’ottenere risposte concrete dalle Istituzioni e nel raggiungere una mobilitazione significativa della cittadinanza per riappropriarsi di questo prezioso “Bene Comune”.

Nonostante questo, il progetto di riqualificazione del Parco dei Germogli acquisisce giorno dopo giorno maggiore visibilità, grazie soprattutto al passaparola e alla buona volontà di coloro che spontaneamente e gratuitamente si mettono a disposizione del progetto.

Leggi il progetto integrale.

Approfondimenti

Agricivismo e Orti Urbani

Con il termine agricivismo, coniato dallo storico dell’urbanistica statunitense Richard Ingersoll nel suo libro “Sprawltown”, si intende l’utilizzo delle attività agricole in zone urbane per migliorare la vita civica e la qualità ambientale e paesaggistica.

La partecipazione attiva dei cittadini rende più “urbano” ogni spazio perché crea legami sociali, può rispondere a un fabbisogno locale, può coinvolgere le parti più deboli delle società e può insegnare ai bambini, che hanno un’idea industriale del cibo, da dove vengono le cose che si mangiano.

Siamo abituati a pensare agli orti urbani come a un modo di occupare gli interstizi della città, di riempire con qualcosa di vivo, bello e utile gli spazi che il cemento lascia liberi, per scelta o per sbaglio. Forse però il nostro modo di pensare la città è antiquato: la città al centro [dentro] e la campagna intorno, sullo sfondo [fuori]. Ingersoll smonta quell’immagine antica e fa dell’agricoltura, e quindi degli orti, uno degli strumenti per restituire ai cittadini il loro spazio e il loro ruolo.

La campagna ora è “dentro”.

  • Contrastare il degrado e l’abbandono di un’area verde pubblica
  • Favorire il recupero di un’alimentazione sana e genuina
  • Mitigare le difficoltà economiche della popolazione mediante l’autoproduzione di cibo
  • Recuperare il contatto con la Natura in un contesto fortemente urbanizzato

SOCIALE

  • Un’occasione di aggregazione sociale
  • un luogo per il rafforzamento della comunità locale, attraverso lo scambio di saperi, il mescolamento di culture e tradizioni, l’organizzazione di momenti conviviali
  • un mezzo per la riscoperta della solidarietà
  • un sostegno economico per le famiglie: prodotti dell’orto per l’autoconsumo
  • uno spazio aperto per l’integrazione o la riabilitazione di persone con disabilità psico-fisica
  • un laboratorio di partecipazione e cittadinanza attiva

CULTURALE

  • riqualificazione degli spazi abbandonati
  • presidio del territorio per scongiurare il degrado e la cementificazione incontrollata
  • pratiche di agricoltura biologica
  • controllo della qualità del prodotto agricolo>
  • contributo ai cicli biologici
  • luogo di indicatori ambientali
  • Sviluppo stili di vita eco-compatibili ed eco-sostenibili

Dal 2010 Zappata Romana ha censito circa 60 orti urbani (su oltre 150 spazi verdi condivisi) nel territorio di Roma. Si tratta prevalentemente di aree verdi abbandonate, recuperate da associazioni o gruppi informali di cittadini che ne curano la realizzazione e/o gestione, con significative ricadute sul piano sociale, economico ed ambientale.

Settant’anni fa, i famosi Orti di Guerra diedero vita alle prime esperienze di agricoltura urbana a Roma per far fronte alle necessità alimentari delle famiglie impoverite dalla guerra. La “miccia” che invece ha riacceso, oggi, la passione dei Romani per l’orticoltura cittadina nasce in risposta ad una duplice crisi: economica e sociale.

Gli Orti Urbani Condivisi moderni rappresentano, infatti, una forma di agricoltura urbana che è, da un lato, il sostegno all’economia familiare e, dall’altro, un efficace strumento di contrasto al fenomeno della disgregazione ed esclusione sociale.

La riappropriazione degli spazi verdi abbandonati da parte dei cittadini è la risposta ad un bisogno individuale, ma anche un’assunzione di responsabilità nei confronti della collettività, il desiderio di partecipare attivamente alla gestione della propria città, di produrre cambiamenti reali attraverso buone pratiche e stili di vita sostenibili.

In questo senso, la delibera approvata nel 2014 dalla Giunta Capitolina, riguardante il Regolamento degli Orti e Giardini Urbani di Roma, rappresenta un segnale positivo e di speranza per i cittadini che chiedono a gran voce una inversione di tendenza, un’alternativa alla cementificazione selvaggia del nostro territorio e un’azione concreta per la tutela della salute e dell’ambiente.

La crisi economica che ha investito il nostro Paese sta contribuendo a risvegliare l’interesse della collettività per il recupero dei Beni Comuni, troppo spesso a rischio di cadere in uno stato irreversibile di degrado e abbandono. A differenza dei giardini pubblici tradizionali, le realtà come la nostra partono DAL BASSO e vedono protagonisti tutti i cittadini perché sono realizzate e/o gestite dai cittadini stessi riuniti intorno ad un progetto comune per rendere migliore il loro quartiere. Il giardino condiviso o l’orto urbano diventano infatti un potente strumento di rigenerazione e rafforzamento del tessuto sociale urbano, in grado di trasformare un’area abbandonata in un nuovo fulcro della comunità, delineando nuovi modi di vivere la città e favorendo lo sviluppo di reti e collaborazioni con scuole, associazioni, centri anziani o sociali del territorio.

Donazioni

5 PER MILLE

Destina il tuo 5×1000 a Zolle Urbane.
Inserisci il Codice fiscale di Zolle Urbane 11300631006

DONAZIONI

Fai una donazione detraibile a favore di Zolle Urbane.

  • Invia il tuo contributo tramite BONIFICO.
    Codice IBAN:IT 63 F 07601 03200 001011144415
    intestato a: Associazione Volontariato Zolle Urbane
  • Invia il tuo contributo tramite BOLLETTINO POSTALE.
    C/cpostale n. 0048925325
    intestato a: Associazione Volontariato Zolle Urbane
    via Batone 25, 00125 Roma
Una piccola selezione delle foto associative

Gallery

Novità

Le ultime notizie della nostra associazionie

Non sono presenti articoli