Progetto Gipsy

Per ridurre il consumo di droghe nei campi rom di Roma   25/05/2004

Nei campi rom della capitale, aumenta il consumo di droghe: soprattutto cocaina (49,3% del totale) ed eroina (28,8%). E' quanto emerge dai dati raccolti durante i primi mesi del progetto Gipsy affidato dalla giunta comunale alle associazioni Opera Nomadi, Magliana'80 e Villa Maraini e finanziato dall'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze. Nato nel 1999 il Progetto è stato concepito per offrire una risposta all'emergenza del consumo di droghe all'interno dei campi rom. Andiamo nei campi una volta alla settimana, riferisce Patrizia Amorosino, una delle operatrici alla presentazione del Progetto in Campidoglio, facciamo informazione sulle sostanze e sui servizi socio-sanitari territoriali e accompagnamo i rom nelle strutture che prestano questi servizi. E poi, c'è tutto il lavoro di rivelazione e monitoraggio.
Un gran lavoro che però per tre anni, a causa della mancanza di fondi, è stato interrotto. Solo nel Dicembre 2003 Gipsy ha ottenuto un nuovo finanziamento e oggi opera presso nove comunità, dislocate in diversi campi delle città: Via Casilina, Villa Gordiani, Tor dé Cenci, Via di Ciampino, Via di Salone, Via Salviati, Spinacelo, Via della Martora, Vicolo Savini e Via Casal Lumbroso.
Stiamo ancora scontando le conseguenze dell'interruzione, lamenta Germana Castrano, Presidente di Magliana '80, non è facile riconquistare la fiducia delle persone a cui hai prima offerto un servizio e poi, da un giorno all'altro, l'hai tolto.

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